LA PARTENZA DAL BASSO: MODA DEL MOMENTO O RISCHIO CALCOLATO?

2025-02-24 19:18

Pier Marco Fossati

Tattica,

LA PARTENZA DAL BASSO: MODA DEL MOMENTO O RISCHIO CALCOLATO?

Cos’è la Partenza dal Basso? La partenza dal basso è una strategia che prevede l’inizio dell’azione offensiva dalla propria area di rigore, attraverso

Cos’è la Partenza dal Basso?

 

La partenza dal basso è una strategia che prevede l’inizio dell’azione offensiva dalla propria area di rigore, attraverso una fitta rete di passaggi tra portiere, difensori e centrocampisti. L’obiettivo è attirare il pressing avversario per poi superarlo con combinazioni rapide e guadagnare campo con il possesso palla.

Questo vale tra i professionisti dove il livello tecnico è altissimo, ma tra i dilettanti possiamo permettercelo?

 

I vantaggi teorici di questa strategia sono:

Mantenere il controllo del gioco, evitando di cedere immediatamente il pallone con un lancio lungo.

Creare superiorità numerica, attirando gli avversari nella propria metà campo e liberando spazio in avanti.

Favorire un’uscita pulita, consentendo ai giocatori più tecnici di impostare l’azione in modo ordinato.

Tuttavia, questa strategia non è priva di rischi. Errori in fase di costruzione possono portare a palle perse in zone pericolose, con conseguenti gol subiti.

 

Guardando i benefici potrebbe sembrare  la soluzione migliore, ma tra i dilettanti dalla serie D in giù, giovanili compresi  non tutti possono permetterselo ma troppe volte l’ influenzare dalla TV e la moda del momento e un richiamo troppo forte, proprio per questo motivo la partenza dal basso non è una soluzione adatta a tutte le squadre e in tutti i momenti. Per adottarla in modo che non sia controproducente, servono alcuni prerequisiti fondamentali:

 

Qualità tecnica dei giocatori → Difensori, portiere e centrocampisti devono avere un buon controllo palla e precisione nei passaggi sotto pressione. Se il livello tecnico non è adeguato, questa strategia diventa più un rischio che un’opportunità.

 

Capacità di lettura del gioco → I giocatori devono sapere quando costruire e quando, invece, optare per una soluzione più diretta. Se la squadra insiste con la partenza dal basso anche in situazioni sfavorevoli, si espone a pericoli evitabili.

 

Movimenti coordinati di tutta la squadra → Non bastano buoni passaggi. Tutti i giocatori devono sapere come smarcarsi e offrire linee di passaggio. Se la squadra non è organizzata, la costruzione dal basso diventa prevedibile e facilmente neutralizzabile.

 

Un portiere abile con i piedi → Il portiere deve essere in grado di giocare il pallone con sicurezza, sia nei passaggi corti che nei lanci lunghi. In assenza di questa qualità, la squadra rischia di perdere palla in zone pericolose.

 

In sintesi, se in rosa non siete dotati di tali giocatori non è una soluzione ma quasi sempre un rischio, poi ci sono le eccezioni per carità ma è veramente difficile poterla adottare e comunque ci vuole molto tempo per allenare i giocatori a questa soluzione, senza considerare che i professionisti difficilmente giocano su campi di patate…

Ipotizziamo che abbiamo una squadra tecnicamente preparata, è sempre la soluzione giusta?

 

Anche una squadra tecnicamente preparata deve essere in grado di riconoscere quando la costruzione dal basso è rischiosa. Alcuni fattori che possono rendere questa soluzione poco conveniente:

 

Pressing alto avversario efficace → Se la squadra avversaria è organizzata nel pressing e chiude bene le linee di passaggio, insistere sulla costruzione dal basso può portare a errori fatali, non è difficile trovare squadre che ti pressano.

 

Condizioni del campo → Un terreno di gioco sconnesso o bagnato può rendere difficile il controllo del pallone, aumentando il rischio di errori tecnici, come dicevo prima.

 

Momento della partita → In situazioni di vantaggio nel punteggio o nei minuti finali, rischiare con la costruzione dal basso può essere controproducente. A volte, è più intelligente giocare in modo semplice e sicuro.

 

L’abilità di una squadra non sta solo nell’essere in grado di costruire dal basso, ma nel capire quando farlo e quando invece scegliere un’alternativa più sicura, che forse è la cosa più difficile perché non serve allenare solo sulla tecnica ma serve anche intelligenza calcistica e non sempre è facile, durante la partita ci possono essere momenti facili e momenti difficili, non tutti i giocatori rimangono lucidi sotto pressione sono sempre esseri umani non automi ricordiamocelo.

 

Se non abbiamo una squadra tecnicamente valida questo non significa che non possiamo allenare questa soluzione serve sempre allenarli su tutto, magari provarla solo in allenamento o amichevoli per evitare di metterli troppo sotto pressione, nel pratico come possiamo allenare la partenza dal basso?

 

Per implementare questa strategia, è necessario lavorare su più aspetti:

 

Precisione tecnica → Esercizi di passaggi sotto pressione, controlli orientati e trasmissioni rapide del pallone, non sarà semplice e non sarà immediato serve tanta pazienza e lavorarci tanto gestendo le frustrazioni dei giocatori.

 

Coinvolgimento del portiere → Allenare il portiere a giocare con i piedi, scegliendo sempre la soluzione migliore, altra cosa non semplice, vero che nel calcio moderno i portieri usano molto di più i piedi, ma il ruolo comunque di base ha l’utilizzo delle mani e un portiere durante la partita tocca molti meno palloni e viene coinvolto molto meno, quindi deve sviluppare una sensibilità maggiore e serve che sia mentalmente sempre concentrato sulla partita perché si gioca in 11 portiere compreso…

 

Movimenti senza palla → Creare situazioni di gioco ridotto (3 vs 3 o 4 vs 4) in cui i giocatori imparano a smarcarsi e offrire opzioni di passaggio, personalmente ritengo che il movimento senza palla sia una delle colonne portanti del calcio, baso molto la mia filosofia di gioco sui movimenti senza palla, nel caso della ripartenza dal basso diventa ancora più fondamentale, possono esserci giocatori dotati tecnicamente ma se non trovano nessun compagno per trasmettere la palla…

 

Lettura della pressione avversaria → Simulare scenari in cui la squadra in costruzione affronta un pressing alto, allenandosi a riconoscere quando insistere e quando cambiare strategia, un aspetto molto importante che utilizzo sempre in allenamento è il simulare il più possibile quello che succede in partita, si allenano per quello, in questo modo si lavora per non mandarli in campo impreparati

 

Ma esiste solo questa soluzione? 

 

Assolutamente no, la partenza dal basso è una delle tante soluzioni se volete utilizzarla vi consiglio sempre di scegliere una alternativa, perché come scritto sopra anche se potete saranno le varie situazioni che vi faranno capire a voi e ai vostri giocatori se utilizzarla, quindi serve allenare anche sulle soluzioni.

 

Gioco diretto sull’attaccante → Il portiere e i difensori possono cercare un passaggio lungo verso la punta, che deve essere in grado di difendere il pallone e far salire la squadra, molto utile anche nei momenti di difficoltà per far respirare la difesa e tenere il pallone lontano dalla propria area di rigore

 

Cambio gioco rapido → Se il pressing è forte su un lato, la squadra deve essere in grado di cambiare velocemente il fronte di gioco, sfruttando il lato opposto, in questo modo la squadra avversaria non dovrà più correre dietro di voi ma dietro il pallone e il pallone va sempre più veloce e non sempre possono posizionarsi in maniera corretta offrendo spazi dove poter sviluppare la nostra fase offensiva

 

Transizioni rapide → Allenare la squadra a riconoscere quando conviene giocare direttamente in avanti, sfruttando spazi lasciati liberi dagli avversari, una delle tre fasi di gioco, quella più importante, una buona transizione ci permette di posizionarci nella maniera corretta per affrontare la fase offensiva o difensiva.

 

Dopo queste considerazioni mi sento di affermare che la costruzione dal basso in alcuni casi è una strategia utile e allenarla serve semplice per dare diverse alternative alla squadra, ma non deve diventare un’ossessione. Le squadre più efficaci non sono quelle che la applicano sempre e comunque, ma quelle che sanno adattarsi alle situazioni della partita, raramente baso il mio gioco sulla ripartenza dal basso, ritengo che molti la fanno solo perché è di “moda” ma così non si sviluppa una propria idea di calcio si cerca solo di copiare altri allenatori e come spesso accade quando le cose sono copiate…alleno lo stesso i miei ragazzi per questa soluzione, perché un buon allenatore è capace di capire che tipo di ragazzi allena e di dargli più di una soluzione e la capacità di capire quale utilizzare per fronteggiare le varie situazioni appunto l’intelligenza calcistica.