LA MOTIVAZIONE NEL CALCIO, IL MOTORE CHE MUOVE TUTTO!

In questo nuovo articolo tratterò alcuni aspetti già proposti in precedenza per parlare dell'importanza della motivazione nel calcio, elemento essenziale per ottenere prestazioni di alto livello. Non basta avere talento o una buona preparazione atletica: senza la giusta mentalità, una squadra non può raggiungere i propri obiettivi, come mantenere alta la motivazione dei giocatori? sia nell’agonistica che nell’attività di base e nelle prime squadre, per garantire il massimo impegno in ogni partita?
Dobbiamo renderci conto che come in tutte le cose la motivazione influenza direttamente il rendimento dei giocatori. Un atleta motivato è più concentrato, disciplinato e disposto a dare il massimo. Alcuni benefici della motivazione includono:
-Maggiore resistenza alla fatica e allo stress.
-Aumento della fiducia nei propri mezzi.
-Maggiore coesione di squadra e spirito di sacrificio.
Serve fare una distinzione, ci sono due tipi principali di motivazione nel calcio:
Motivazione intrinseca: nasce dalla passione per il gioco, dal desiderio di migliorarsi e dalla soddisfazione personale di raggiungere obiettivi.
Motivazione estrinseca: legata a fattori esterni come premi, riconoscimenti o pressione dell’ambiente.
Un buon allenatore deve sapere bilanciare entrambi gli aspetti per ottenere il massimo dai propri giocatori.
Ci sono diverse tecniche che un allenatore può utilizzare per mantenere alta la motivazione, quelle che utilizzo sono le seguenti:
-Definire obiettivi chiari e realistici: ogni giocatore deve sapere cosa si aspetta da lui e quali traguardi può raggiungere.
-Creare un ambiente positivo: uno spogliatoio sereno e unito aiuta a mantenere alta la determinazione.
-Stimolare la competizione interna: allenamenti con sfide e premi simbolici possono spingere i giocatori a dare il massimo.
-Dare fiducia ai giocatori: sentirsi valorizzati e supportati aumenta l’impegno e la dedizione.
Ma come già scritto nel precedente articolo sulla comunicazione che per ogni fascia di età va adeguata anche per questo -argomento dobbiamo fare una distinzione, aggiungendo le motivazioni da utilizzare in caso si allena una prima squadra
Attività di Base
Per i più piccoli, la motivazione deve basarsi su elementi ludici e di gratificazione:
-Creare un ambiente divertente: l’allenamento deve essere coinvolgente e piacevole.
-Evitare pressioni eccessive: il calcio deve essere prima di tutto un gioco.
-Rinforzare i successi: ogni miglioramento, anche piccolo, deve essere riconosciuto.
Nel pratico serve introdurre mini-gare a premi (es. chi riesce a fare più palleggi vince un adesivo o un piccolo riconoscimento) per stimolare il miglioramento senza creare ansia da prestazione e mantenere sempre alta la concentrazione, ma attenzione alle file che si creano poi ne parleremo in qualche articolo più tecnico
Agonistica
Nel settore agonistico, la pressione e le aspettative sono elevate. Per mantenere alta la motivazione è fondamentale:
-Utilizzare strumenti psicologici avanzati: visualizzazione, tecniche di rilassamento e coaching mentale.
-Gestire i momenti di difficoltà: mantenere alta la fiducia dopo sconfitte o prestazioni negative.
-Favorire la crescita individuale: dare opportunità di miglioramento continuo con allenamenti mirati e sfide personali.
Ipotizziamo una sconfitta importante, si può organizzare una sessione video oppure un bel confronto nello spogliatoio per analizzare gli errori senza colpevolizzare i giocatori, proponendo poi in campo esercizi mirati per correggerli e motivandoli con frasi positive, così mostriamo ai giocatori che sappiamo cosa fare in caso di difficoltà e li sappiamo indirizzare verso la soluzione dei problemi
La prima squadra
Con gli adulti, la motivazione assume un aspetto più complesso poiché entrano in gioco fattori come la gestione degli equilibri nello spogliatoio, la pressione dei risultati e la conciliazione tra sport e vita personale. Alcune strategie utili sono:
-Focalizzarsi sugli obiettivi di squadra e individuali: ogni giocatore deve sentire di avere un ruolo chiave all’interno del gruppo.
-Gestire i leader dello spogliatoio: coinvolgere giocatori esperti nella trasmissione di valori e mentalità vincente.
-Creare un senso di appartenenza: far sentire i giocatori parte di un progetto importante aumenta la loro dedizione.
-Utilizzare la motivazione professionale: stimolare il miglioramento attraverso incentivi concreti come premi, possibilità di crescita o visibilità.
Il dialogo in questa categoria è essenziale per me, capire farsi capire senza creare discussioni può migliorare notevolmente il lavoro sul campo, organizzare una riunione con i leader della squadra per condividere gli obiettivi stagionali e responsabilizzarli nel mantenere alta la motivazione di tutto il gruppo.
Discorso pre-partita
Uno dei momenti chiave per la motivazione è il discorso pre-partita, il mio discorso pre-partita si basa sempre su alcuni elementi e poi ci metto tanto sentimento e passione cercando di entrare in sintonia con i giocatori toccando le corde giuste
-Essere chiaro e conciso: pochi concetti forti e ben trasmessi.
-Usare parole motivazionali: trasmettere energia e convinzione.
-Adattare il discorso alla situazione: a seconda dell’avversario e del momento della stagione, il messaggio può cambiare.
Fondamentale ricordare sempre ai giocatori che ovunque sono arrivati non gli è stato regalato nulla ma è tutto frutto del loro lavoro e sudore.
L’intervallo
Considerate che sono solo 15 minuti e c’è tutta l’adrenalina del campo, quindi solo ed esclusivamente un incoraggiamento e delle indicazioni tattiche nulla più, non riempiamo i giocatori di mille nozioni andrebbero solo in confusione
Fine della partita
Il momento più delicato, non dico mai nulla solo un grazie indipendentemente dal risultato, perchè nessun calciatore entra in campo per perdere e in quel momento i ragazzi sono più frustrati di noi e non gli serve un allenatore che gli dice cosa non è andato, ma serve più un allenatore che li capisca, poi l’allenamento successivo c’è tutto il tempo per lavorare.
Come superare i momenti difficili
La bacchetta magica non esiste come per tutte le cose, ma dopo il consiglio del post partita arriviamo alla prima occasione utile per analizzare e rimediare agli errori, però attenzione la motivazione non deve venire meno nei momenti difficili. Un allenatore deve aiutare la squadra a mantenere alta la fiducia anche dopo sconfitte o prestazioni deludenti serve
-Analizzare gli errori in modo costruttivo.
-Fissare piccoli obiettivi per riprendere fiducia.
-Ricordare i successi passati per infondere sicurezza.
Non pensate che il sergente di ferro funzioni sempre, anzi se mi trovo in mezzo a una serie di risultati negativi, organizzo un allenamento più leggero e divertente per ridurre la tensione, combinato con una riunione motivazionale, oppure niente allenamento ma un confronto tra me e i giocatori, lo chiamo allenamento per la mente che tante volte serve di più che farli correre
Conclusione
Concludo ribadendo che la motivazione è il vero motore del successo nel calcio. Un allenatore che sa mantenere alta l’energia della squadra può fare la differenza tra una stagione anonima e una stagione vincente, ma anche sulla crescita dei singoli, lavorare sulla motivazione significa costruire un gruppo forte, determinato e pronto a lottare per ogni obiettivo. Nell’agonistica, la chiave è gestire la pressione e stimolare il miglioramento continuo, nell’attività di base è fondamentale rendere il gioco un’esperienza positiva e gratificante, mentre nelle prime squadre la sfida è mantenere un equilibrio tra mentalità professionale, senso di appartenenza e risultati concreti.
Come sempre sottolineo che questi sono solo miei consigli, ci sono volte che funzionano e volte che non funzionano, la differenza la facciamo sempre noi allenatori, trovare il momento giusto per una semplice parola può svoltare la situazione totalmente, sperimentato in questi anni, ragazzi che sembravano votati per altre discipline quando è bastato dargli fiducia per vederli crescere in maniera esponenziale.